domenica 25 dicembre 2016

STEP 25_La mia storia

Salve mio caro lettore, come puoi ben vedere siamo arrivati allo step 25, siamo alla fine del corso. Dal momento che gli addii, che si spera sempre possano essere arrivederci, sono di una tristezza infinita, cerchiamo di pensare positivo e riviviamo insieme il nostro percorso.
Nacque tutto ormai nel lontano ottobre, quando io, il color albicocca mi sono presentato a te, che all’epoca poco sapevi sul mio conto (step1). Per fare in modo che tu potessi parlare di me e del nostro incontro ai tuoi amici, colleghi e conoscenti, mi sono reso internazionale meglio che ho potuto, tramite un’identificazione per lingua in questione (step2) e per codice tra cui HEX, RGB,..ecc.(step3).
Poi tramite il racconto di miti e leggende su di me sei stato trasportato come in “mondo parallelo” dove a differenza tra reale e inventato non era più tangibile (step4 e step8). In seguito in un paio di post ho cercato di attirare la tua attenzione cercando di trovare degli agganci tra me e i tuoi interessi: non è stata una cosa semplice e alla fine la mia concentrazione si è puntualizzata sulla musica (step5) e sul cinema (step7). Continuando la nostra conoscenza c’è stata anche occasione per trattare temi più complessi, come il legame tra me e il mondo della scienza (step6), focalizzandomi poi sulla chimica in particolare (step14). Dall'altro lato non sono però nemmeno mancate occasioni in cui ci siamo fatti “quattro risate” insieme, leggendo i vari fumetti sul mio conto (step13).
Quando alla tv viene trasmesso un bel film, la cosa che maggiormente le persone detestano è la pubblicità. Spero che tu non abbia pensato “la pubblicità in un post? No, ti prego” quando ho pubblicato gli step10 e step15, perchè ho cercato di fare in modo che questi post non diventassero una mera promozione di prodotti, ma un valido modo per estendere i campi in cui indagare.
Durante il nostro viaggio c’è stato anche modo di riflettere sul termine “documento” (step11) e su come sia semplice, ma non scontato rendere una cosa anonima “documento” appunto.
Pertanto per documentare il colore oggetto della mia indagine, ho deciso di usare un’opera d’arte pittorica. Non è stata l’unica volta che mi sono addentrato nel mondo dell’arte, in particolare ho approfondito la mia presenza nel mondo della pittura (step18), dell’architettura (step22) e del design più in generale (step16).
Intrecciando il tempo tra passato e presente si è, da un lato, discusso dei recentissimi brevetti legati a nuove varietà di albicocca (step17), dall'altro dato spazio alle mie origini, portando a conoscenza piatti gastronomici tipici, a base del mio ingrediente (step12) e facendo considerazioni sulla mia presenza al tempo delle crociate (step21).
Veniamo agli ultimi post, alcuni che ho particolarmente amato, in cui ho dato voce a mio ego (step19) e alla mia creatività (step24). E’ stato per me, poi, un onore e un divertimento immenso cercare dell’albicocca nell’alta moda (step20), mentre meno facile, ma ugualmente interessante cercare del selvaggio, del irrazionale nel mio colore (step23). L’ultimo step con cui voglio chiudere questa fiaba è la creazione dell’abbecedario su di me, per rivederlo clicca qui: step9.
E’ stato un piacere conoscerti, spero che ci rincontreremo presto.
Un abbraccio.

Tuo,

Color albicocca.

giovedì 22 dicembre 2016

STEP 24_Nuvole di albicocca


STEP 23_Albicocca "presa di pancia"

Trovare del selvaggio in un colore non sembra essere cosa semplice.
Ho scelto di riportare la seguente dichiarazione per dimostrare come un colore, un frutto quale l'albicocca possa essere un valido termine di paragone per conferire materialità a sentimenti, emozioni e stati d'animo. L'artista a cui sto facendo riferimento è Arshile Gorky. Egli nella sua vita aveva letto Freud, ma nelle sue dichiarazioni ha parlato della natura, vale a dire, il mondo esterno, e le sue risposte ad esso. In effetti, era molto più interessato alla natura che al suo inconscio. Quando Gorky ha descritto il proprio lavoro, ha parlato di quelle cose che, nella sua vita, più lo hanno colpito, dandogli lo spunto per creare nuove opere d'arte.
“I like the heat the tenderness the edible the lusciousness […] I like the wheatfields the plough the apricots the shape of apricots, those flirts of the sun. And bread above all.”
(Arshile Gorky, dichiarazione, Giugno 1942, Collezioni Archives, il Museo d'Arte Moderna.)




Sempre rimanendo nel misterioso mondo dell'inconscio, possiamo notare che, così come accade al colore verde, il quale viene accostato a sentimenti di speranza e invidia senza bisogno di inferenze logiche, anche il color albicocca (sebbene il lame sia meno immediato) può essere associato "di pancia" a concetti astratti come gioia e risate.
Ecco cosa si legge in The Secret Language of Color, di Inna Segal:

martedì 13 dicembre 2016

STEP 22_Albicocca in architettura

Porta in sè il color albicocca la celeberrima opera architettonica: Fallingwater (situata qui).


Ho voluto scrivere "in sè" di proposito, perchè è la storia di questo capolavoro a dirci che il color albicocca anima le basi portanti dell'opera. Ci viene detto infatti l'autore Frank Lloyd Wright realizza una serie di piani a terrazza sovrapposti, che si richiamano alla stratificazione delle rocce del sito della realizzazione e che si innalzano superbamente sopra la cascata, dalla quale Wright trasse ispirazione, creando un incredibile effetto teatrale. Inoltre la pietra nativa delle rocce del sito, che venne scelto per la costruzione, si fonde, come in un unico impasto, con le strutture in calcestruzzo armato color beige, originariamente color albicocca chiaro.
Di seguito alcune vedute proprio del nostro colore:



Dopo tali accorgimenti non possiamo immaginare questa costruzione in nessun altro luogo se non in questo.

Per saperne di più: http://www.aheadcomunicazione.it/la-fallingwater-il-capolavoro-di-frank-lloyd-wright/.

Il seguente video ti permetterà invece una speciale visita virtuale alla tanto citata Casa della Cascata:


Il colore su cui si svolge la mia indagine cede il suo nome inoltre a uno studio professionale multidisciplinare, che si occupa soprattutto di concepts e progetti di architettura, interior designe visual: albicocca architetti

STEP 21_Un frutto "crociato"


"L’albicocca è l’unico buon frutto che i cristiani hanno raccolto dalle crociate."
[La civiltà dell’Occidente medievale, Einaudi, 1999]

Così il famoso storico francese Jacques Le Goff (1924-2014), tra i massimi studiosi della società occidentale del Medioevo, scriveva nel suo testo La civiltà dell’Occidente medievale e più volte ha ribadito in altri articoli e lavori. Dell'età medioevale egli ha indagato i temi cruciali, cogliendo i nessi fra la storia della cultura e la dinamica economica, sociologica e antropologica; inoltre ha cercato di individuare, all'interno di una ricerca unitaria dei processi storici, il formarsi di atteggiamenti, mentalità e dottrine che hanno influenzato le ere seguenti.
Le Goff fu da sempre dell'opinione che le crociate non avessero arrancato alcun vantaggio all'Europa, ma che anzi non avessero fatto altro che causato danni, le cui ripercussioni viviamo ancora ai giorni nostri.
Secondo lo storico le crociate hanno peggiorato i rapporti tra l'Europa cristiana e l'Islam e hanno aumentato il divario tra le due Europe: quella Occidentale e quella Orientale. Il carattere negativo dell’influenza delle crociate è in seno all’Europa stessa, per l’intero Occidente:
"Invece di favorire un’unione tra Stati cristiani, la crociata ha accentuato le loro rivalità" 
[Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa, Laterza, Roma-Bari, 2004].
Egli ribadì più volte proprio che la massiccia diffusione dell'albicocca, frutto omonimo al colore della mia indagine, che seguì le crociate fosse l'unico risolto positivo del conflitto.

"Tempo fa ho scritto che l’albicocca mi sembrava essere il solo vantaggio delle crociate per l’Occidente, e sono ancora dello stesso avviso." 
[Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa, Laterza, Roma-Bari, 2004]. 

Approfondimento: https://leorugens.wordpress.com/2014/09/17/lalbicocca-e-lunico-buon-frutto-che-i-cristiani-hanno-raccolto-dalle-crociate/

giovedì 1 dicembre 2016

STEP 20_Abricot dans la haute couture

Nella storia della moda è un modello unico. Innumerevoli furono (sono e saranno) le imitazioni, ma nessuna di esse è riuscita a superare o eguagliare l'originale:
 è l'abito "Delphos", di Mariano Fortuny y Madrazo

L'autore fu un grandissimo estimatore della seta made in Italy. Egli nel 1907 inventò l'inconfondibile plissé Fortuny, utilizzato per il confezionamento del celeberrimo abito serico dalle tonalità pallide di rosa, crema, albicocca e turchese.

Fortuny trasse ispirazione per questo nuovo modello di pieghe dall'opera statuaria greca l'Auriga di Delfi. Molti sono i pezzi desiderabili e da collezione che raggiungono prezzi esorbitanti (il record fu ottenuto da uno di essi nel 2001, che toccò la "modica" cifra di 10000 $).


Robe de Delphos ha ricevuto la stima da parte dell'haute couture francese, che include Fortuny tra uno dei pochi artisti che hanno dato il loro nome a un modello di pieghe (maggiori informazioni qui).
questo link troverai invece un approfondimento sulla storia della seta italiana.

domenica 27 novembre 2016

STEP 19_Anatomia albicocca

Sensazione, qualità, elemento..ci sono tanti modi per definirmi, ma nessuno riesce a inquadrarmi, sono astratto o son concreto? Alla fantasia non por divieto.

Mi presento: sono il color albicocca, ebbene sì esisto anche io, ho una vita indipendente dal frutto che porta il mio nome. L'albicocca frutto, antipatica e prepotente, tenta sempre di rubarmi la scena. Lei sarà anche estiva, succosa e ricca di vitamine ma io, con la mia tinta delicata e luminosa, adagiandomi su pareti e oggetti rallegro e ravvivo l'atmosfera.

Per carità, non mi va di fare la criticona,in un certo senso sono anche grata alla signora albicocca di esistere, alla fine quando mi porta a spasso fa' in modo che la gente mi conosca e si innamori di me.
La maggior parte delle persone mi conosce principalmente per la mia presenza in ambiente architettonico e arredamentistico, come tintura per pareti e mobili. Sono però anche molto gettonata come colorazione di abiti di alta moda e tessuti pregiati, inoltre non c'è marca di cosmetici che non abbia fard della mia gradazione.

Mi sento un colore molto fortunato perché, sebbene io non sia un VIP, uno di quelli da cui siamo derivati tutti noi colori giovincelli, vivo in un ambiente di elite, chi non mi cerca non mi trova insomma, ma i veri intenditori sanno di riuscire a cogliermi in qualsiasi luogo essi guardino.

Con questo alone di mistero chiudo la mia apparizione, sperando che siate in tal modo invogliati a saperne di più di me.
Che sia un arrivederci allora.
A presto!

venerdì 18 novembre 2016

STEP 18_Tra una pennellata e l'altra

Vincent van Gogh, Apricot Trees in Blossom, 1888, 
Collezione Privata


Per un post che richiede un collegamento tra il proprio colore e l'arte non potevo non affidarmi a uno dei miei artisti preferiti: Vincent van Gogh, con i suoi tratti inconfondibili, è di una comunicatività esplosiva. In questo olio su tela il colore albicocca emerge in ogni singola pennellata, dando vita a un'atmosfera che sa di freschezza, vivacità e riempe tutto lo spazio circostante.
Spero che possiate assaporare anche voi le stesse sensazioni. 

STEP 17_Patents, brevetti

Una tintura per capelli "alternativa", color albicocca non a caso, è possibile in seguito allo studio di nuovi metodi brevettati di colorazione a base di indofenolo (composto chimico) per la colorazione di fibre di cheratina.

Indophenols dyes for coloring keratin fibers

Numero di pubblicazioneUS3884625 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione20 mag 1975
Data di registrazione28 feb 1973
Data di priorità21 dic 1970
InventoriGregoire KalopissisAndree Bugaut,Francoise Estradier
Assegnatario originaleOreal
Esporta citazioneBiBTeXEndNoteRefMan
Link esterni: USPTOAssegnazione dell'USPTOEspacenet
In particolare, il color albicocca può essere ricavato con il metodo citato nell'esempio 9 riportato a questa pagina.


Durante la mia ricerca di brevetti sono innumerevoli quelli riguardanti differenti varietà di albicocca, ognuna caratterizzata da una particolare consistenza, colorazione, succosità o quant'altro.
Vi riporto in seguito uno dei brevetti più "freschi", pubblicato poco più di un anno fa:


Apricot tree named ‘NJA151’

Numero di pubblicazioneUSPP25862 P3
Tipo di pubblicazioneConcessione
Numero domandaUS 13/694,820
Data di pubblicazione8 set 2015
Data di registrazione8 gen 2013
Data di priorità 8 gen 2012
Pubblicato anche comeUS20140196181
InventoriJoseph C. Goffreda , Anna M. Voordeckers
Assegnatario originaleRutgers, The State University
Esporta citazioneBiBTeX , EndNote , RefMan
Link esterni: USPTO , Assegnazione dell'USPTO , Espacenet

giovedì 17 novembre 2016

STEP 16_Universo del design

Possiamo definire oggetto di design questo bicchiere di ceramica con base sferica, smaltato albicocca. Fa parte di una collezione di ceramiche funzionali della Pacific Clay:



La Pacific Clay ricorre molto sovente nella smaltatura delle sue ceramiche al color albicocca, come puoi vedere al link.



Nonostante il legame con l'albicocca, nel caso qui sotto riportato, sia più forzato ho comunque voluto porre attenzione su oggetti di innovazione tecnologica.
Apricot design è un'azienda specializzata nella produzione di pipette multicanale microvolumiche, puntali monouso, e evaporatori di solventi ad alte prestazioni.
Uno dei prodotti più all'avanguardia è: EVEN 96 (nel link tutti i dettagli sul prodotto presentatovi e altri simili)




Infine, un modo creativo per conciliare cibo&design è quello proposto nel seguente blog:
http://www.easyrelooking.com/blog/interni-in-arancione-e-bianco-ispirati-da-un-baklava-tutto-da-gustare/

lunedì 14 novembre 2016

STEP 15_Pubblicità albicoccose

Sono molti i manifesti o fogli pubblicitari d'epoca più o meno recente riguardanti il color albicocca o il frutto omonimo. Eccone alcuni:


Manifesto pubblicitario, Kraken Alemagna, 1982


Manifesto pubblicitario, Confettura albicocche Cirio, 1966


Foglio pubblicitario d'epoca, Succo di frutta albicocca Go', 1966



Foglio pubblicitario, Crema Viso, settembre 1984


Se nei manifesti precedenti appariva in modo predominante l'albicocca intesa come frutto, nei due seguenti è il colore a farla da padrone:




Per concludere vi riporto due locandine risalenti un paio di anni fa e pubblicizzanti sagre/fiere che si sono tenute in zone diverse del territorio italiano e dedicate ovviamente all'albicocca:




sabato 12 novembre 2016

STEP 14_Pillole di chimica

L'albicocca è tra i frutti che contengono le dosi più elevate di potassio e carotene.
Il carotene è un idrocarburo (non contiene cioè ossigeno) e costituisce insieme alle xantofille (che invece contengono ossigeno) la classe dei carotenoidi, cioè quei pigmenti organici presenti nelle piante o in organismi fotosintetici, che, durante la fotosintesi, consentono di assorbire lunghezze d'onda differenti rispetto alla clorofilla e che proteggono quest'ultima dalla fotoossidazione.


Il tipico colore dei carotenoidi, che spazia dal giallo pallido all'arancione fino al rosso acceso, è una diretta conseguenza della struttura molecolare di questi composti. Le catene polimeriche che li compongono sono infatti caratterizzate dalla presenza di doppi legami, che interagiscono tra di loro permettendo agli elettroni degli atomi interessati di muoversi più liberamente; all'aumentare dei doppi legami nella catena, aumenta anche la libertà di movimento degli elettroni. Questo fa sì che lo spettro della luce assorbita da queste molecole diminuisca; come conseguenza di ciò, aumenta la lunghezza d'onda della luce riflessa, ed essa appare perciò di un colore tendente al rosso.
Il carotene più diffuso in natura, il beta-carotene, oltre a essere il responsabile della colorazione rosso-arancione dell'albicocca, è una sostanza molto importante, poichè dal suo metabolismo si producono le vitamine A e, a causa della sua particolare struttura molecolare, è capace di legare ed eliminare i radicali liberi, giocando in questo senso un ruolo importante nel sistema immunitario dei vertebrati. 

Inoltre l'albicocca è ricca di vitamina A, B, C e PP e di diversi oligoelementi come magnesio, fosforo, ferro ecc.
Attenzione alle albicocche essiccate! Le albicocche essiccate possono essere trattate: il loro colore arancione molto vivo è dovuto al trattamento con diossido di zolfo. Questo è un gas che viene usato come disinfettante, agente sbiancante o come conservante alimentare; sulle confezioni può essere riportato anche con il codice E220.

Quando trattata con l’anidride solforosa prima dell'essiccazione, la frutta mantiene il suo colore e sapore originario e aumenta la durata di conservazione. Le albicocche essiccate non trattate non possono avere infatti un colore arancio acceso, ma hanno una tonalità più vicina a quella delle prugne.

giovedì 10 novembre 2016

STEP 13_Apricot comics

La parola albicocca, apricot in inglese, compare in numerose vignette, sia con il significato legato al colore, sia con quello legato all'omonimo frutto.

  • Cartoonist: Scott Adams - Comic / CartoonDilbert

(Per saperne di più sulle vicende dello sfortunato ingegnere elettronico Dilbert, da cui io mi sono lasciata appassionare, visita https://it.wikipedia.org/wiki/Dilbert)




  • Cartoonist: Brian Crane - Comic / CartoonPicklets 








  • Cartoonist: Emily FlakeComic / Cartoon: pubblicata sul periodico statunitense "New Yorker"


In Giappone, poi, esiste un fumetto intitolato "Apricot Cookie(s)", una commedia che racconta la vita di Albicocca: l'unica studentessa giapponese che non può trasformarsi in una ragazza magica.

martedì 8 novembre 2016

STEP 12_Ritorno alla tradizione, albicocca in casa armena

Mshosh
Il mshosh è un piatto tradizionale armeno. E' una pietanza calda a base di albicocche secche, lenticchie e noci. 
Trovo che il mshosh rappresenti il color albicocca alla perfezione: non solo le albicocche sono uno degli ingredienti fondamentali ma, poichè "anche l'occhio vuole la sua parte", guardando questo cibo, tra lenticchie e noci (che sono caratterizzati da colori scuri e meno luminosi) spicca il color albicocca in modo inconfondibile. Oltre a ciò, ho scelto di proporre questo piatto perché l'Armenia fu la base "gastronomica", da cui secoli addietro partirono gli "aerei" che permisero la diffusione del frutto.

Ingredienti (2 porzioni):
½ tazza di lenticchie
1 cucchiaio Olio di girasole
½ cipolla testa
2 cucchiai di albicocche secche
1 cucchiaio di noci schiacciate
Sale qb
Pepe nero macinato a piacere
Prezzemolo qb

Istruzioni

tempo: 01:00

1. Lessare le lenticchie fino a cottura quasi ultimata e il sale.
2. Tritare finemente e friggere fino a doratura. Aggiungere la cipolla, noci e albicocche tritate di lenticchie e cuocere per 15 minuti.
3. Prima di servire, aggiungere pepe nero e prezzemolo a piacere.

lunedì 7 novembre 2016

STEP 11_"Verba volant, scripta manent"

Una qualsivoglia "cosa" per essere definita un "documento" deve avere una precisa collocazione spazio temporale.
Il documento rientra all'interno del dominio della conoscenza: deriva dal latino [dŏcĕo], dŏces, docui, doctum, dŏcēre, che assume diversi significati tra cui insegnare, mostrare, provare, dimostrare.

Q: Ma dove posso trovare un documento che sia strettamente legato al color albicocca?
A: Al museo, no?! Nel regno della conoscenza, il luogo perfetto dove memoria e ricordo di sposano alla perfezione.


Jean Dubuffet (1901 - 1985) 
Dhôtel nuancé d'abricot


juillet 1947 - août 1947
Olio su tela

116 x 89 cm
Inscriptions : S.D. au revers en H.G. : J. Dubuffet / 47

Acquistato tramite la partecipazione della Scaler Foundation, 1981
Numéro d'inventaire : AM 1981-501

Riferimento al sito ufficiale del Centro Pompidou, Parigi: https://www.centrepompidou.fr/cpv/resource/c8E4LBM/rAn5kqX
Inoltre in un blog dedicato all'artista, dal 15 aprile 2011, si può leggere:
I remember well my creation of one of my more famous works called Dhotel nuancé d'abricot. [...] On top of that I put ash, coal dust, sand, and other powders to get the tone of black that I wanted. On this mixture, I placed a strange “apricot” mixture of many colors and then covered it all with more black paint. [...] Afterwards, I went over the colored part with a layer of “apricot” paint to give the man some distinct character and painted in some minute details. [...]



mercoledì 2 novembre 2016

STEP 10_Albicocca "Gaia"


Il marchio Gaia propone prodotti alimentari biologici e funzionali. Uno degli aspetti che contraddistinguono questa azienda da altre simili deriva dal lavoro accurato del reparto Ricerca e Sviluppo, che ricerca continuamente cereali alternativi e seleziona accuratamente le materie prime.

Molti dei suoi prodotti sono base di albicocca, questi così come l'intera produzione sono contraddistinti da un'appassionata dedizione al biologico e al naturale.

Nel logo del marchio sono evidenti i riferimenti all'albicocca, sia per il colore stesso della scritta, sia per la forma che dovrebbe ricordare appunto un'albicocca  (la fogliolina verde è un tocco di creatività).

La presenza del mio colore in ogni aspetto del logo ha perciò contribuito a far si che la mia scelta ricadesse su di esso. Inoltre, essendo una grande fan dei prodotti biologici e delle farine alterative, volevo personalizzare questo blog, condividendo con voi i miei gusti.


Di seguito vi riporto anche due golose ricette, in cui gusto e leggerezza vanno "a braccetto": la scelta di farine integrali, l'uso dell'olio al posto del burro, di frutta e marmellata biologica o fatta in casa, il rispetto per i prodotti a km0 e naturali ne sono una chiara dimostrazione.

martedì 1 novembre 2016

STEP 09_Lettera A. Come Albicocca

Così Pinocchio si trovò a meditare passeggiando in lungo e in largo nella piccola cella in cui era rinchiuso. Poi si accovacciò sulla branda in legno e iniziò a sfogliare l'Abbecedario. "Lettera A. Come Albicocca" lesse, anzi, capì guardando le figure.

[Pinocchio: Dal film con le immagini di Lorenzo Mattotti, Enzo D'Alo, Lorenzo Mattotti, Rizzoli]


A come Albicocca

come Brandy

C come Cina
Si dice che l'albicocca sia originaria della Cina

D come Drupa

E come English Mastiff

Il colore albicocca è uno tra i colori più diffusi e apprezzati della razza English Mastiff (Apricot English Mastiff).

F come Febbricosa
proprietà attribuita alle albicocca dall'opinione popolaresca. E' forse invero che un loro abuso, per la presenza di acidi possa alterare le proprietà gastriche causando indigestione e rendendo più difficile la digestione alterare, mentre è molto più dubbioso che esse possano portare alla febbre grazie a una qualche proprietà speciale.

G come Glassa
K
La glassa di albiccocca è un modo per addolcire molte ricette di piatti diversi: pollo, maiale, salmone, ecc..

H come Hunza

come Lucidalabbra
sono molte le industrie di cosmetici che hanno tra i colori principali dei loro prodotti il color albicocca

M come Mugnaga

N come Nocciolo
Oltre al frutto in pasticceria vengono usati anche i semi dell'albicocca, chiamati armelline (o mandorle amare), come ingrediente in sciroppi, liquiori e amaretti in abbinamento o in sostituzione, poichè più economici, delle mandorle dolci.

O come Obdy34

Q come Quiliano,
Sagra dedicata all'albicocca che con quest'anno è giunta alla settima edizione

come Rosacee

S come Scillato

T come Torta Sacher

U come Umeboschi,
albicocche giapponesi

V come Vitamine

Z come Zapote,
la cosiddetta albicocca dei Caraibi.

sabato 29 ottobre 2016

STEP 08_Tra mistero e metafora

L'albicocca ha una storia lunghissima, (come ho già accennato nei post precedenti questo frutto, e quindi il colore a esso legato, hanno fatto la loro comparsa intorno al 3000 a.C negli altipiani cinesi), proprio per questo la sua presenza nella tradizione e superstizione popolare è a dir poco pervasiva.

Nel "Sogno di una notte di mezza estate"  Shakespeare ricorda l'antica leggenda che vedeva nell'albicocca un potere afrodisiaco. Nella sua opera, infatti, l'autore racconta che la regina delle fate Titana si era invaghita del tessitore Nick Botton, o Nico Chiappa, nome che gli viene dato nelle recenti traduzioni italiane."Siate gentili e cortesi con questo cavaliere... D’albicocche nutritelo”. sono le parole della fata che ordina ai suoi elfi di offrigli ddelle lbicocche per nutrirsi.

Una ventina di anni più tardi, John Webster , nelle sue opere, attribuisce ai frutti, ma in particolare all'albicocca la capacità di indurre il parto. Nella sua tragedia "La duchessa di Amalfi" Webster utilizza questo frutto come spia della gravidanza della Duchessa.
Nelle premonizioni oniriche induiste, sognare l'albicocca annuncia un matrimonio in età avanzata con prole.

L'albicocca, in realtà, ha un potere ancora più straordinario e nascosto. Infatti i carristi americani credono che basti avvicinare un barattolo di albicocche sciroppate per manomettere il funzionamento di un qualsiasi carro armato. Ovviamente, se non si vuole sbagliare, nessuno si sognerebbe mai di portare a bordo un frutto fresco quanto meno  "albicocca" è una parola assolutamente vietata su ogni mezzo corazzato dell'esercito o dei marins.

Al contrario del pensiero di Shakespeare e Webster gli egiziani riferendosi alla breve maturazione dell'albicocco utilizzano l'espressione“Fil mish mish” che equivale al nostro "Quando gli alberi voleranno". Essi inoltre considerano le albicocche come l'emblema delle promesse che non hanno speranza dii essere mantenute.

Solo un’albicocca di Damasco potrebbe essere meglio” un'espressione utilizzata dai turchi che considerano questo frutto come un "qualcosa" di assolutamente perfettohe equivale ad affermare che la cosa di cui si sta parlando è assolutamente sublime. 

E nella lingua letteraria cinese, un “altare di albicocchi” è una metafora per indicare un’accademia culturale. Legato a questo vi rimando alla lettura dello "STEP04" per scoprire il legame nascosto tra Confucio e Albicocca.
Secondo la cultura araba sognare un’albicocca, durante la sua stagione, ovvero primavera estate, annuncerebbe successo in campo economico; sognarla invece fuori stagione annuncerebbe malattia imminente.

Nella tradizione popolare e nel folklore inglese ha assunto un significato di portafortuna, mentre secondo altre superstizioni occidentali la comparsa di questo frutto in sogno è segno che il futuro apparentemente roseo potrebbe nascondere difficoltà e insidie.

L'interpretazione dei sogni associa a "un sogno di albicocca" timidezza in amore; inoltre sognata secca preannuncia perdite o danni, in seguito ad un amore infelice.

Infine è risaputo che il popolo Hunza, che vive nelle montagne al nord del Pakistan, ha una vita media di 100 anni. Sono un popolo molto pacifico e sorridente, e la loro dieta si basa sul consumo di albicocche. (http://www.rimedio-naturale.it/segreti-del-popolo-hunza-vivere-sani-lungo.html)


venerdì 28 ottobre 2016

STEP 07_Ciaak si gira: albicocca in scena

A prima acchito trovare legami tra il mondo del cinema e il color albicocca può sembrare quasi impossibile, ci si chiede: "Come stanare riferimenti tra questo soave colore e la cinematografia?"

Ecco come io ho provato a rispondere:

Il termine albicocca troneggia all'interno dei titoli di film provenienti da diversi paesi, ne sono alcuni esempi: "Apricot", "Marhuľový ostrov", "Madmoiselle Abricot".
Esiste tuttavia anche un legame più stretto tra il cinema e il colore stesso. Esso è presente all'interno del manifesto pubblicitario del film stesso o di alcune tra le scene principali e, a seconda della tonalità che l'autore, il regista o il grafico hanno voluto far predominare, comunica emozioni diverse.


In "Apricot", un cortometraggio di Ben Briant l'albicocca è lo strumento che lega il presente di una giovane ragazza alla sua infanzia, permettendole di ricordare la sua vita passata. Nella prima istantanea sembra si voglia evidenziare proprio questa funzione magica del frutto; nella seconda, il color albicocca, diffuso nel'atmosfera, crea un'immagine quasi paradisiaca dello spazio.



(Vi consiglio la visione di questo film, dura solamente dieci minuti ma vi lascerà un retrogusto enigmatico)


"Marhuľový ostrov" (=l'isola delle albicocche) è un film slovacco del 2011 di Peter Bebjak che narra di una storia d'amore tra una donna e tre amanti. Qui prevale, ad esempio come si può vedere dalla locandina, la gradazione più luminosa e passionale del color albicocca, in cui emerge in modo prepotente la parte più giallo-aranciata e viva del nostro colore, quasi a volerci comunicare tutta la voglia di vivere (e le difficoltà a essa annesse) dei protagonisti.


Il terzo esempio è un film in bianco e nero intitolato "Mademoiselle Abricot", film giapponese del 1958 che pare dal titolo voler colorare una scena che sarà invece interamente bicromatica.


Il color albicocca è impiegato in modo massiccio nella produzione di abiti eleganti e da cerimonia:
nel film "27 volte in bianco" appare Catherine Heigl sfoggiare uno sfarzoso abito da damigella di questa tonalità.


Sempre legato al mondo della moda proiettata nel cinema, nel 2012 alla mostra del Cinema di Venezia furono premiate per la loro eleganza le attrici Kashia Smutiniak e Laetitia Casta, e, non a caso, i loro abiti erano di color albicocca.




Un'ultima curiosità: sicuramente più famosa anche se meno legata direttamente al colore in questione è la scena del film "Fantozzi" in cui il ragioniere la incontra per la prima volta quando cerca di portarle alla stazione libro giallo "L'Albicocco al curaro".


Per concludere vorrei accennare al festival del cinema internazionale armeno "L'albicocca d'Oro", che si tiene ogni anno nella capitale armena e il cui premio è proprio questo:

STEP 06_Albicocca scientifica

L'amore tra il mondo del colore e la scienza sbocciò sicuramente con la teoria del colore di Isaac Newton (per maggiori dettagli visita http://crf.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/04/ColoriNewton.pdf) alla fine del XVII secolo.

Ci concentriamo ora su alcuni rami dell'albero della Scienza:
uno degli ambiti in cui il colore ricopre una veste importante è sicuramente la Gemmologia, ovvero quella branca della mineralogia che si occupa di analizzare le gemme e le pietre preziose.
Durante i test riguardanti la resistenza ai raggi ultravioletti, che viene definita come l’abilità di un materiale di resistere alla radiazione UV o alla luce solare, si notano lampanti differenze di colore dovute a effetti di luminescenza diversi. La fluorescenza è infatti la proprietà di alcune sostanze di riemettere (nella maggior parte dei casi a lunghezza d'onda maggiore e quindi a energia minore) le radiazioni elettromagnetiche ricevute, in particolare di assorbire radiazioni nell'ultravioletto ed emetterla nel visibile.
Alcuni esempi della presenza del color albicocca in tali effetti:

  • Zaffiro dello Sri-Lanka: caratterizzato da una tonalità incolore e blu che rivela un'inaspettata fluorescenza ai raggi UV con ampia lunghezza d'onda, di color rosa-albicocca, in particolare nelle zone incolori;
  • Padparadsha della Tanzania: anche qui è stata osservata una fluorescenza ai raggi UV di un vivace giallo arancione
  • Grossualaria Vanadio, commerciata come Tsavorite. Questo secondo nome le fu attribuito da H.B Platt, presidente di Tiffany&Co., in quanto furono i primi a mettere sul mercato questa pietra. In questa categoria spicca la Grossualaria incolore della Tanzania, la quale, ai raggi UV, a corta lunghezza d'onda ha una fluorescenza color albicocca intenso, che tende a scemare a lunghezze d'onda maggiori.
Il color albicocca (o affini) può non solo contraddistinguere una figura di fluorescenza, ma può caratterizzare il minerale stesso, per il colore con cui effettivamente appare.
  • Legni silicizzati (selci) chiamati anche "agatizzati" o "quarzo xiloide". Rilevante è un tipo di selce proveniente da Capo May, New Jersey, USA, che, proprio in allusione al colore simile all'albicocca, viene denominata da esperti tedeschi e inglesi Apricotin




  • Rubellite: è la più pregiata delle Tormaline, quest'ultimo termine deriva dal cingalese turmali=misto, e gli è statoattribuito perchè ne esistono di colori vari. Le colorazioni vanno appunto dal rosso intenso, al magenta o al rosso rubino; ciò è dipeso essenzialmente dalla presenza al suo interno di manganese e litio. Frequentemente il colore tende però a tonalità vicine al violetto o anche all'arancio giallino dell'albicocca.


La gemmologia è solo uno dei molti campi in cui tramite una precisa denominazione dei colori è possibile una rigorosa classificazione degli oggetti su cui si sta indagando.

Ecco ad esempio che nella descrizione di un fiore, la corydalis shanginii, si sottolinea come in seguito a una selezione di alcuni elementi di tipo ibrido si è giunti alla forma e la colorazione delle foglie, in foto riportata. La tinta color albicocca intenso e gli ampi lobi delle foglie permettono di distinguerla dalla sua "sorella" non ibrida.

Terzo ambito che voglio citare riguardante un nesso tra l'albicocca, in questo caso con un'accezione più rivolta al frutto, ma che di conseguenza porta con sè anche l'omonimo colore è la medicina. L'albicocca è un frutto ricco di vitamine e benefici per il corpo umano: http://www.vitamineproteine.com/2013/05/04/7-benefici-delle-albicocche/
Due etti di albicocche fresche forniscono il 100% del fabbisogno di vitamina A di un adulto, ideale per chi ha carenza di questa vitamina con conseguenti malattie degli occhi, della pelle, gastrointestinali. Prevengono la formazione di radicali liberi, aumentano le difese immunitarie, stimolano l'appetito, sono utili in caso di anemia, spossatezza, depressione. Il frutto fresco è astringente, mentre se essiccato è lassativo. http://www.alimentipedia.it/albicocca.html